Il vicepresidente Giovanni Baldelli tra passato, presente e futuro: “Il sogno sono le Final Four di Champions”

Al termine di una stagione pazzesca e ricca di successi, il vicepresidente dell’Italservice Pesaro Giovanni Baldelli ripercorre quello che è stato, ciò che è e si augura che sarà. Il migliore auspicio, neanche a dirlo, è quello di vincere sempre di più.

“Le difficoltà sono state tante. Avevamo iniziato maluccio la stagione, poi però siamo venuti fuori alla grande. Due sono stati i momenti di svolta: la sconfitta in Champions, che ci ha dato una carica enorme per i successivi impegni di campionato, e la vittoria in trasferta sul campo dell’Acqua&Sapone, nella penultima giornata di regular season, arrivata appena tre giorni dopo il successo in Coppa Italia. Lì abbiamo capito che eravamo i più forti”.

Momenti di difficoltà o paura? “Le difficoltà ci sono state ed è normale – ammette lo storico dirigente biancorosso -. Abbiamo iniziato il campionato con un kappao inatteso col Mantova. Poi penso alla eliminazione dall’Europa, ai rigori a Parigi. E ancora il Covid a fine marzo, poco prima delle Final Eight di Coppa Italia. Ma la passione e la dedizione che il presidente Lorenzo Pizza e la moglie Simona hanno messo ogni giorno, abbinata al lavoro di tutto il resto della società, dello staff e alla forza del gruppo di calciatori, ci hanno fatto tramutare i problemi in energia e così siamo riusciti a vincere Coppa e campionato”.

Ed ecco che l’attenzione vira sul bersaglio grosso, la Champions League: “Quest’anno potevamo forse fare un turno in più, ma ripeto: quel kappao ha fatto da benzina per gli impegni successivi. Come ha detto il presidente, ora il sogno è quello di arrivare alle Final Four europee. Difficilissimo, ma ci proveremo”.

E non mancheranno novità: “Qualcuno inevitabilmente è partito, qualcuno sicuramente arriverà. Ma non abbiamo fretta né frenesia. Pancia piena? Certo che no. Ora un attimo si stacca la spina, ma ben presto sia noi che i calciatori, diversi impegnati al Mondiale di settembre, torneremo al lavoro più carichi di prima”.